Gruccione Merops apiaster Linnaeus, 1758
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Il gruccione è un Coraciforme appartenente alla famiglia dei Meropidae. Il piumaggio di questo uccello è estremamente colorato: il dorso è rosso-arancio con gola gialla e le parti inferiori di colore blu-verde. Una banda nera si estende dal becco fino ad arrivare dietro l’occhio. Diffuso prevalentemente nel bacino del Mediterraneo, il gruccione è nidificante alle nostre latitudini, mentre lo svernamento avviene in Africa dopo un lungo viaggio a sud del Sahara (Snow & Perrins, 1998). In Europa risiede il 40% della distribuzione globale della specie e si stima la presenza di 5.600.000–10.100.000 individui (BirdLife International, 2016). La popolazione italiana è attualmente stimata in 7000-13000 coppie e considerata in aumento (Brichetti & Fracasso, 2007). La specie è monogama e si riproduce solitamente in colonie.
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Habitat
Nidifica prevalentemente su pareti sabbiose o argillose di origine naturale o artificiale lungo fiumi, in cave di sabbia, in ambienti agricoli aperti con boschetti sparsi, in ampie radure, in arbusteti, vigneti, dune sabbiose, pascoli, steppe.
Il nido è costituito da un profondo cunicolo dove la femmina depone da 4 a 10 uova (BirdLife International, 2016). Entrambi i sessi si occupano della cova, che dura circa 20 giorni. Di solito la specie effettua non più di una covata l’anno. Se una coppia trova un luogo favorevole alla costruzione del nido, ne sopraggiungono altre fino a formare vere e proprie colonie.
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Informazioni sulla presenza nei territori del comprensorio di Gela
Il gruccione è una specie comune all’interno dei territori di CICOGNA2000. Arriva a fine marzo-inizio aprile e nidifica principalmente nelle scarpate sabbiose presenti a ridosso di torrenti e piccoli corsi d’acqua. Comune anche nei boschi e nelle campagne, spesso trascorre l’intero settembre nelle nostre zone per poi migrare in cospicui gruppi verso Sud. In dialetto viene chiamato “pizzu ri ferru”, per il caratteristico becco che serve anche per scavare il nido, oppure “laudadìu”, in riferimento alla sua silhouette in volo che ricorda dal basso una croce.
Alimentazione
Il nome comune inglese è “Bee Eater”, ovvero mangiatore di api. Si nutre infatti prevalentemente di imenotteri, ma anche di altri insetti alati come le libellule, che vengono predati in aria con sortite da un posatoio. Grazie alla vista acuta, il gruccione individua le prede da un posatoio, per poi scagliarsi rapidamente sulle stesse per la cattura.
Distribuzione in Italia
L’areale della popolazione italiana risulta essere vasto (Boitani et al., 2002) e il numero di individui maturi è stato stimato in 14000-23000 (Brichetti & Fracasso, 2007).
Presente in Italia in tre grandi aree: Pianura Padana, aree costiere e collinari di Lazio e Toscana e Sardegna. È inoltre presente in maniera puntiforme in Puglia, Molise, Abruzzo, Basilicata, Calabria e Sicilia (Boitani et al., 2002). La popolazione italiana è attualmente classificata a Minore Preoccupazione (LC).
Protezione
La specie è inserita nell’Allegato I della Direttiva Uccelli; è ascritta all’allegato II della Convenzione di Berna II e all’allegato I della Convenzione di Bonn, risultando inoltre specie protetta in Italia ai sensi della legislazione venatoria (Art. 2, 157/92).
Minacce
Il gruccione è attualmente considerato una specie a Minor Preoccupazione (LC). Le principali minacce per la conservazione della specie derivano dalla diminuzione del numero di prede dovuto all’applicazione di pesticidi su larga scala, dalla perdita di siti di nidificazione a causa dell’espansione antropica e alla pressione venatoria determinata dal fatto che questo uccello viene visto come una vera e propria calamità naturale dagli apicoltori e dagli agricoltori (Fry & Boesman, 2014).
Curiosità
Prima di ingerire prede dotate di pungiglioni velenosi, come le api di cui è ghiotto, il gruccione le sbatte e le sfrega su una superficie dura con l’ausilio del becco per eliminarli.
Bibliografia
BirdLife International, 2016. Merops apiaster. The IUCN Red List of Threatened Species 2016.
Boitani L. et al, 2002. Rete ecologica nazionale. Un approccio alla conservazione dei vertebrati italiani. Università di Roma” La Sapienza”, Dipartimento di Biologia Animale e dell’Uomo.
Brichetti, P., Fracasso, G., 2007. Ornitologia italiana – Apodidae-Prunellidae. Alberto Perdisa Editore, Bologna.
Fry, H. & Boesman, P. 2014. European Bee-eater (Merops apiaster). In: del Hoyo, J., Elliott, A., Sargatal, J., Christie, D.A. and de Juana, E. (eds), Handbook of the Birds of the World Alive, Lynx Edicions, Barcelona.
Snow, D. W., Perrins, C. M. 1998. The birds of the Western Palearctic: concise editions. Oxford University Press, Oxford, U.K.
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Martedì 17 aprile 2018 è arrivato il Gruccione, in anticipo di 10 giorni circa rispetto lo scorso anno.
Ha nidificato nelle piccole timpe del terreno a mezzacosta sito in C.da Albanazzo in CALTAGIRONE, in prossimità del bosco di Santo Pietro.
Convive con noi aiutandoci, per la sua alimentazione, ad equilibrare l’ambiente intorno alla grandepiscina del nostro Turismo Rurale chiamato Villa D’Andrea. Porta una con sè una carica di allegria e voglia di vivere per la vivacità del carattere e del variopinto piumaggio. Un grande dono della natura e simbolo della bellezza del creato… da Dio.