Butera sorge a 402 metri sul livello del mare, su uno sperone roccioso dal quale si domina tutto il territorio circostante e il mare di Gela, piccolo centro agricolo di circa seimila anime.
Il Castello di Butera costituiva il nucleo centrale di una roccaforte la cui difesa era affidata, oltre che alla poderosa cinta muraria, alle scoscese pareti della collina e per la sua posizione strategica fu ambita preda di tutti i conquistatori della Sicilia. In origine il castello, era costituito da un sistema di torri collegate tra loro da cortine murarie, dove oggi restano parti inglobate in edifici di epoca successiva. L’ampia corte, racchiusa tra le mura del castello, è attualmente adibita a pubblica piazza. Recenti scavi effettuati hanno consentito l’individuazione di tre ampie cisterne interrate all’interno delle quali sono stati recuperati frammenti ceramici di età medievale. La struttura attualmente esistente è soltanto una delle torri dell’antico complesso. Sul fronte verso la piazza Vittoria è visibile l’unica bifora originaria. Con i restauri degli ultimi anni è stata recuperata interamente la scala esterna d’accesso al secondo livello della torre, sono state consolidate le murature e ricostituiti gli ambienti superstiti nei volumi originari. Sul lato nord della torre, a quota del terzo livello, invece è stato ricostruito il volume mancante con una struttura in ferro e vetro. Il terzo livello è coperto da una splendida volta a crociera terminante con lo stemma gentilizio.
La proprietà attuale è pubblica e ciò che rimane del castello è adibito a spazio espositivo.
Storia
I primi insediamenti umani in questa zona risalgono all’epoca preistorica ma fu solo con l’arrivo degli Arabi, nell’854, che la città assunse un ruolo strategico.
Il Castello nei secoli scorsi è stato obiettivo di conquista da parte degli invasori di Sicilia, originariamente costituito da quattro o cinque torri agli angoli di un’area fortificata. Una roccaforte inespugnabile protagonista della storia. Che fosse inespugnabile lo sperimentò a proprie spese Ruggero il Normanno che dovette assediarlo per 26 anni prima di conquistarlo.
Il castello esisteva già nell’854, quando l’emiro Alaba divenne Signore di Butera e all’ interno della rocca vi era un vasto cortile, con stalle e magazzini ed una cisterna ovale all’esterno.
Di notevole importanza una delle toni, con sale ricche di sculture fra queste un’aquila a due teste, con catena e spada sguainata, stemma dei signori dell’epoca. Dalla rocca inserita tra le antiche costruzioni che chiudono l’attuale Piazza Castello, si affaccia una bifora; sotto un magnifico sedile di pietra. Anche in questo caso non manca la fantasia popolare, secondo cui un lunghissimo percorso sotterraneo collegava il Castello di Butera a quello di Falconara. In comune i due Castelli
hanno un capitolo di storia: entrambi furono concessi da Re Martino I al fedelissimo Ugone Santapau. Il castello di Falconara, quindi, fece parte, per un certo periodo della contea di Butera. Quanto basta perché la fantasia popolare accomunasse il destino dei due castelli uniti da un lungo e sottile sotterraneo invisibile.
Nel 1088 Butera è conquistata dai normanni e il conte Ruggero dispone la deportazione dell’aristocrazia musulmana del luogo in Calabria. Si stima che la fondazione del castello risalga all’inizio del XII secolo. Nel 1161 Guglielmo I riconquista Butera dopo la rivolta di Matteo Bonello e il castello viene parzialmente distrutto. Successivamente il castello fu concesso in feudo dai re di Sicilia solo a fedelissimi, come il conte Enrico Aleramico, cognato del conte Ruggero, Ugo di Santapau, vassallo di re Martino. Nel 1540 Butera passa, per via ereditaria, alla famiglia Branciforti. Dell’antica struttura, restaurata già nel 1897 dal Patricolo ed interessata in seguito da crolli nel 1904 e 1924 e da nuovi lavori di ricostruzione, nel 1935, e restauro a partire dal 1985 ed infine ultimati nel 1997, rimane una torre e delle sale coperte da volte a crociere.
Fonti:
http://www.icastelli.it/it/sicilia/caltanissetta/butera/castello-di-butera
https://www.guidasicilia.it/rubrica/i-castelli-di-butera/1001397