NOTA: gli Enti, le associazioni, le imprese, le scuole, i Comuni che aderiscono ufficialmente alla Carta dei Comuni Custodi della Macchia Mediterranea, hanno diritto a 5 punti CICOGNA2000 per qualunque sia il ranking di riferimento.
La Macchia Mediterranea in Sicilia, articolata in 8 tipi forestali, con 110.000 ettari, ossia il 21% della superficie forestale, è la cenosi vegetale più rappresentativa della nostra regione.
La Macchia Mediterranea è presente, altresì, in Marocco, Penisola Iberica, California, Cile centrale, punta meridionale del Sud Africa e Australia meridionale.
La Macchia Mediterranea è un’importante Riserva Mondiale di Biodiversità in quanto a fronte della modesta incidenza territoriale, appena il 2%, accoglie più del 20% delle specie vegetali e animali ad oggi censite.
Ciò premesso, Aurelio Angelini, docente presso l’Università di Palermo, Franco Cancellieri Presidente del Centro di Educazione Ambientale Messina, Renato Carella, Presidente dell’Associazione di Volontariato Ambientale “Ramarro Sicilia”, Puccio Lo Paro docente dell’Università di Messina, Enzo Piccione, docente dell’Ateneo catanese, Francesco Maria Raimondo, già presidente dell’Associazione botanica Italiana e Turi Scuto, già Dirigente dell’Assessorato Regionale BB.CC.AA., a seguito dell’incontro sulla Macchia Mediterranea svoltosi a Caltagirone il 22 novembre del 2013 – con la Lectio Magistralis del prof. Francesco Maria Raimondo* convengono, nell’ambito dei rispettivi campi d’azione, di promuovere un programma di Educazione Ambientale mirato a sensibilizzare Istituzioni e cittadini sulla tutela della Macchia Mediterranea. Tutela dettata dalla necessità, particolarmente sentita in Sicilia, di attuare una selvicoltura di prevenzione finalizzata a fermare lo sfruttamento antropico, contrastare gli incendi, prevalentemente dolosi e gli abusi legati al pascolo.
Nel tempo fin qui trascorso, il positivo riscontro ottenuto tra singoli cittadini, Enti privati e pubblici fa maturare l’idea di intestare ai Comuni un impegno di Informazione, Comunicazione, Educazione e Tutela del bene Macchia Mediterranea.
Nasce così un movimento di elaborazione e confronto sul tema, con incontri nelle Università di Catania, Messina, Palermo e varie altre sedi messe a disposizione nei Comuni più sensibili mentre, contestualmente, inizia il lavoro di stesura della “Carta dei Comuni Custodi della Macchia Mediterranea” ossia di quel documento che i firmatari assumeranno l’impegno solenne di adottare e far rispettare.
Firmato:
Aurelio Angelini, Franco Cancellieri, Renato Carella, Puccio Lo Paro, Enzo Piccione, Francesco Maria Raimondo, Turi Scuto