La Chiesa San Biagio di Gela si trova all’interno del cimitero monumentale di Gela, nelle immediate vicinanze delle Biblioteca Comunale e contigua alla chiesetta di S. Nicola da Tolentino.
È una chiesetta rurale, databile forse ad epoca bizantina; particolarmente interessanti risultano il basso abside, la facciata principale con l’ingresso e il rosone e, all’interno l’arco trionfale a sesto acuto.
Fino al 1873 faceva parte dei beni della Commenda del Principe di Capua e fu incamerata, lo stesso anno, dal Demanio dello Stato e successivamente ,nel 1899, acquistata dal Comune di Gela.
Dal 1981 al 1985, ridottasi alle sole mura perimetrali, la Chiesetta ha subito diversi interventi di consolidamento e sistemazione.
Durante la prima ristrutturazione andò perduta una mattonella rossa caratteristica, posta sopra l’ingresso Sud, con impresso l’anno 1099.
La chiesa fu illustrata e dipinta dallo scomparso pittore, naturalizzato gelese, Palma Pietro; il valore della Chiesetta, così balzò alla cronaca culturale di quel tempo.
Pietro Palma racconta che forse nel 1099 ricorre la vittoria dei cristiani sui musulmani o proprio la data di costruzione, infatti è anche probabile che quando Federico II, tra il 1230 e il 1233 venne a cingere le mura di Gela, la chiesa esistesse già.
Chiusa al culto divenne magazzino, lavanderia dell’attiguo ospizio dei poveri e luogo di traffici notturni nei giorni dell’invasione anglo-americana.
Oggi la Chiesetta di S. Biagio è adibita a sala per mostre e conferenze.
Fonte: Nuccio Mulè tratto dalla pubblicazione “Conoscere Gela”