Storia


Su la sabbia di Gela colore della paglia mi stendevo fanciullo

In riva al mare antico di Grecia con molti sogni nei pugni stretti nel petto”

(Salvatore Quasimodo)

Fin dal Neolitico, il territorio del Golfo di Gela è stato abitato da civiltà antiche di cui ancora rimangono tracce. Scavate nelle rocce calcaree, vi sono le testimonianze della cultura Castellucciana (2100 a.C. – 1400 a.C.), con gli insediamenti e le tombe a colombaia del complesso montuoso di Disueri e delle colline di Manfria (Età del Bronzo), dove è anche presente una delle torri costiere della Sicilia risalente al periodo della dominanza spagnola (XVI secolo).

Nel cuore della Piana di Gela, è possibile visitare le catacombe paleo-cristiane delle Grotticelle, ricavate da un sito preistorico; facendo un salto in avanti di un migliaio di anni e pochi passi verso ovest, spicca il Castelluccio, una fortificazione federiciana del XIII secolo situata su una rupe, alla cui base sorgono altri emblemi storici più recenti, ma dalla forte carica emozionale: i bunker della seconda guerra mondiale che riportano alla memoria lo sbarco degli Alleati avvenuto il 10 luglio 1943.

Gela è considerata uno dei più importanti siti storici, archeologici e culturali del Mediterraneo, essendo stata tra VI e V secolo a.C. la maggiore città-stato siceliota e la fondatrice di Akragas. Troviamo importanti testimonianze nelle collezioni del Museo Archeologico Regionale a Gela, dove è possibile visitare la cinta muraria di origine greca e il quartiere dell’acropoli. In periodo romano, la Piana di Gela divenne il granaio di Roma e crocevia per commercianti e viandanti, come dimostrato dai numerosi ritrovamenti archeologici; ne è un esempio il sito di Petrusa, una stazione di posta romana in cui era presente una mansio, area di sosta per i viaggiatori, e una mutatio per il cambio dei cavalli. Per saperne di più, scarica l’approfondimento!

Dopo la caduta dell’Impero Romano nel 476 d.C., la Sicilia viene saccheggiata dai Vandali e riconquistata dai Bizantini (Romani d’Oriente). Diversi sono i resti di chiese paleocristiane e i ritrovamenti di monete di epoca bizantina nel nostro territorio. Di grande suggestione è il Castello di Falconara (Marina di Butera), risalente al XV secolo e ampliato successivamente nel XVIII secolo.

I Greci in Sicilia

Il Granaio di Roma e i Romani in Sicilia

“Una palla di fuoco che coi suoi infiniti raggi fa splendere le onde spumeggianti del golfo, dipinge d’arancio ogni contrada apprestandosi a svanire infondendo calma e meraviglia col misterioso fascino della natura” (anonimo)